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Il modulo 2 - la correzione per il tempo di permanenza presso ciascun genitore.

Occorre determinare quanta parte del contributo di ciascuno debba essere destinato al mantenimento diretto e quanto a quello indiretto, tenendo conto dei tempi di permanenza dei figli (ciascuno) presso ciascun genitore. Il contributo complessivo non aumenta o diminuisce con riferimento ai tempi di permanenza; il calcolo dei tempi di permanenza permette di calcolare quanta parte di contributo debba essere corrisposto monetariamente all’altro genitore (come contributo indiretto).

 

Va notato che le voci di mantenimento indiretto sono gli importi che ciascun genitore deve corrispondere all’altro per il tempo in cui in figlio è presso l’altro genitore; gli importi sono proporzionali ai redditi e ai tempi di permanenza. Ciascuno deve corrispondere un importo indiretto all’altro. Poichè i redditi sono diversi, la percentuale è minore per il genitore meno abbiente. L’assegno finale che viene corrisposto al genitore meno abbiente è la compensazione monetaria tra i due valori.

 

Nella concreta esperienza giudiziaria e nella quasi totalità dei casi, i figli vengono collocati prevalentemente presso uno dei genitori.

Va, quindi, determinata la quantità di tempo che ciascun figlio trascorre con i rispettivi genitori.

In tal modo si realizza una correzione che tiene conto del tempo trascorso presso ciascuno di essi.

In tale calcolo di secondo livello, l’utente di ReMida deve solo indicare il numero di giorni annuale che il figlio trascorre con i genitori.

Il sistema ReMida propone il calcolo in giorni annuali. Il sistema ReMida prevede che, con riferimento all’anno,  l’unità di misura sia il numero di giorni trascorsi presso ciascuno (con il pernottamento).

Il prospetto è il seguente:

E’ possibile inserire i numeri di giorni nella colonna di uno solo dei genitori e automaticamente nell’altra colonna viene calcolato il numero di giorni trascorsi presso l’altro; vengono calcolate le percentuali dei tempi trascorsi annualmente con ciascun genitore.

 

Per permettere agli utenti di determinare più agevolmente i giorni che un figlio trascorre con il genitore, con cui non convive abitualmente, il sistema ReMida Famiglia in un testo help a sfioramento descrive una certa quantità di tipiche con i corrispondenti giorni di permanenza. Nell’esperienza più frequente i giorni da impostare per il padre sono 67-70: situazione 4 - giorni 67,5 pari al 18% -    un fine settimana alternato (da sabato a domenica sera) -    un pomeriggio infrasettimanale (a settimane alternate) -     15 giorni d'estate -    7 giorni durante l'anno.

In base ai numeri di giorni annualmente trascorsi da ogni figlio con ciascuno dei due genitori (la determinazione è compiuta a livello di singolo figlio) viene calcolata la quota di risorse economiche che il genitore impiega direttamente nel tempo in cui il figlio è presso di sé (mantenimento diretto) sia la quota che ciascuno dei genitori deve assicurare per il sostentamento del figlio per il tempo in cui questi sia presso l'altro genitore (mantenimento indiretto).

Il calcolo tiene conto della contribuzione complessiva che ciascun genitore deve assicurare per ogni figlio. Tale contribuzione (che è stata calcolata in base alla scheda precedente) viene divisa in base a regole proporzionali che, correggendo la proporzionalità tra i redditi dei genitori, tengono conto dei tempi.

Vengono così individuati, attraverso una serie di proporzioni aritmetiche, quattro valori distinti;

1) il contributo che il Genitore1 deve impiegare per il tempo in cui il figlio è con sé (mantenimento diretto)

2) il contributo che il Genitore2 deve impiegare per il tempo in cui il figlio è con sé (mantenimento diretto)

3) il contributo che il Genitore1 deve impiegare per il tempo in cui il figlio è con il Genitore2 (mantenimento indiretto)

4) il contributo che il Genitore2 deve impiegare per il tempo in cui il figlio è con il Genitore1 (mantenimento indiretto).

Per i contributi di cui ai punti 1) e 2) viene eseguita la somma per tutti i figli e viene indicato l’impegno economico di ciascun genitore per il mantenimento “diretto” dei figli.

Per i contributi di cui ai punti 3) e 4) si effettua un conteggio di compensazione tra le cifre rispettivamente dovute e si giunge alla determinazione, per ciascuno dei figli, dell'assegno che deve essere corrisposto al genitore presso il quale il figlio è prevalentemente collocato (vedi l’ultima colonna definita “Saldo”).

La sommatoria algebrica dei saldi di assegno per ciascun figlio porta alla determinazione dell’assegno che un genitore deve corrispondere all’altro genitore.

Tale importo può essere, comunque, corretto ed eventualmente arrotondato dall'utente che può anche inserire l’importo in una apposita casellina; il sistema ReMida riallinea tutti i calcoli e le relative le proporzioni sulla base della correzione apportata dall’utente.